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Thursday, May 12, 2011

Antichi merletti a Gorizia

Serata speciale per le appassionate di merletto e le amanti del bello mercoledì scorso a Gorizia: la presentazione del volume I merletti del Monastero di Sant'Orsola nelle Collezioni dei Musei provinciali di Gorizia. Il volume, pubblicato nell'ambito delle iniziative di celebrazione dei 150 anni dei Musei Provinciali, vuole essere anche un omaggio all'antico Monastero di Sant'Orsola che, in quasi 350 anni di vita, è entrato a buon titolo nel tessuto culturale/educativo, sociale ed anche economico, della città. Il monastero fu fondato alla fine del XVII sec. da un piccolo gruppo di religiose che operarono sull'onda del nuovo sentire e vivere la religiosità femminile, affrancata dall'obbligo della clausura. Attive nel territorio, dedite all'operosità e all'educazione, queste religiose, con tenacia e coraggio, crearono innumerevoli laboratori tessili e di piccolo artigianato: ricamo, merletto ad ago e fuselli, ricamo su buratto, tessitura, realizzazione di reliquari, fiori di tessuto, calzoleria, pasticceria. Attività che divennero nel tempo non solo una risorsa economica per il monastero, ma anche parte integrante dell'educazione delle giovinette ed occasione onesta di sostentamento di tante giovani donne.
Nel prezioso volume vengono presentati i risultati della ricerca condotta su ben 300 campioni di merletto provenienti proprio dal Monastero di Sant'Orsola, databili dal 1672 a tutto il '700 e facenti parte dell'archivio museale. Ogni campione è stato fotografato e la ricerca ha preso il via dall'analisi delle immagini digitali, sistema che ha permesso un lavoro accurato e capillare, mai intrapreso prima. I campioni sono stati inizialmente analizzati singolarmente e successivamente messi a confronto in base a criteri di similitudine. Sono stati presi in esame i motivi riprodotti, ma anche e soprattutto aspetti tecnici come il legame tra il numero di fili per centimetro e il rapporto del motivo riprodotto. Nulla è stato trascurato: analisi e confronto si estendono ai punti usati, ai fondi, ragnetti, barrette, picot, inizio e fine, bordi esterni e rifinitura, qualità del filato, spilli, numero di torsioni del filo. Un'analisi così minuziosa e capillare ha permesso quindi una catalogazione e riorganizzazione del tutto nuova. Un lavoro così immane e tanto prezioso non poteva che essere svolto da una studiosa competente e sensibile (lei stessa abile e talentuosa merlettaia e artista tessile) come Thessy Schoenholzer Nichols. A lei un doveroso tributo e ringraziamento!
Un volume quindi dedicato esclusivamente a studenti, esperte e tecniche del merletto? Ebbene no! L'analisi tecnica è affiancata da un saggio introduttivo della stessa Thessy Schoenholzer Nicholos che inquadra l'argomento approfondendo in dettaglio l'aspetto storico e stilistico, restituendo però uno spaccato vivissimo dell'epoca, del percorso delle mode e dei modi di fare merletto, del viaggio di tecniche e competenze attraverso l'Europa, di vicende personali di merlettaie e religiose, viaggi, commerci e guerre.
Questi aspetti vengono approfonditi e arricchiti anche da altri saggi che completano il volume e forniscono una contestualizzazione storica più precisa. Doretta Davanzo Poli introduce le maggiori figure storiche di religiose e merlettaie illustri, come Santa Teresa d'Avila e ripercorre il rinnovato interesse in tempi recenti per il merletto in sede museale. Lucia Pillon fornisce un'accuratissima e capillare ricostruzione del contesto storico e sociale goriziano in cui trovò spazio il progetto del piccolo gruppo di religiose da cui prese vita la comunità del Monastero di Sant'Orsola. Attraverso le vicende personali di tutti i protagonisti a vario titolo della vicenda storica, si snodano come in un romanzo le vicissitudini di famiglie, di donne speciali e di un'intera comunità. A fornire ulteriore completezza al volume due brevi testi di supporto: Frieda Sorber approfondisce gli aspetti di alcune tipologie di merletti originari dei Paesi Bassi e Monika Thonhauser illustra le caratteristiche dei merletti di Salisburgo. Entrambe queste tipologie sono in piccola parte presenti nel campionario analizzato.
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I Merletti del Monastero di Sant'Orsola nelle collezioni dei Musei Provinciali di Gorizia Musei Provinciali di Gorizia
tel. 0481.547541 o 547499

Sunday, June 13, 2010

Ventagli e Pizzi a Gorizia

Direi che con questo caldo non potevo scegliere argomento piu ' indicato, il ventaglio appunto :-)
Ma cominciamo dal principio. Quando nel 1990 il conte Guglielmo Coronini Cronberg morì, la sua scomparsa segnò l’estinzione di una delle più antiche famiglie nobili di Gorizia, le cui origini risalivano al X secolo.
With the summer kicking in, a post about fans is needed for sure :-) But let's start from the beginning. In 1990 the Earl Guglielmo Coronini Cronberg died, he was the last member of one of the most famous and ancient noble families of Gorizia, it's originss date back in the X century.
L'ultimo conte alla morte lasciò in dono alla sua città natale una splendida villa cinquecentesca {Palazzo Coronini Cronberg} oggi sede della Fondazione omonima The last Earl devised to the his municipality a wonderful mansion built in the XVI century, Palazzo Coronini Cronberg. This mansion nowadays is the headquarter of the Coronini Cronberg Foundation.

circondata da un ampio ed affascinante parco, oggi aperto al pubblico The mansion is surrounded by a wonderful park! Nel patrimonio della fondazione arredi, libri, lettere e documenti, dipinti, stampe, porcellane, argenti, gioielli, orologi, antichi merletti ed oggetti da collezione di ogni tipo. Tra questi una piccola, ma significativa collezione di ventagli databili dal Settecento ai primi del Novecento prodotti da manifatture europee alla moda, soprattutto francesi. Noi della scuola di merletto abbiamo potuto visionare di persona e da vicino questi bellissimi oggetti durante un'uscita didattica, in occasione de IL MERLETTO A GORIZIA, secondo concorso internazionale promosso proprio dalla nostra Scuola. Tema del concorso il ventaglio. Furniture, books, letters, paintings, printings, porcelains, jewels, clocks, silverware, old laces are part of the heritage of the Foundation. There is also a small but very interesting collection of fans, dated from the XVII to the XX century, made by fashion european manifactures (especially French). As students of the Scuola di Merletto, we had the chance to see this wonderful objects during a visit to the Merletto A Gorizia contest. Main theme of the contest was the fan!

Foto di gruppo :-) A group picture :-)

e sbirciatina all'interno del palazzo
and a glance inside the mansion

Ecco la copertina del bellissimo catalogo ricco di detagliatissime immagini e descrizioni degli esemplari in collezione, introdotto da un saggio breve ma estremamente interessante per chi studia storia della moda e del costume femminile / ecco qualche pagina interna per darvi un'idea

This is the cover of the wonderful catalog, full of detailed pictures and descriptions of the items, introduced by a short but very interesting essay! A few pages below...

Il ventaglio, irrinuncibile accessorio moda dei secoli passati, oltre ad essere un oggetto d'utilità pratica era uno strumento di comunicazione, in un periodo in cui galanteria e libertinaggio dovevano convivere con un'almeno apparente rispettabilità ed in cui la condizione femminile era ben diversa dalla nostra. La scelta del tema decorativo era importante, adeguato spesso all'occasione in cui lo si sfoggiava o regalava, con esso si poteva dichiarare anche le proprie simpatie politiche, o le proprie inclinazioni, il tutto affidato a ventagli con doppia decorazione fronte e retro...
In the past centuries, when gallantry and libertinage coexisted with respectability and morality, fans were instruments of communication too. Choosing the right theme for a certain contingency could mean declaring intentions, inclinations or political views.
Erano oggetti che rappresentavano anche lo status di chi li portava: la ricchezza materiale, la nobiltà e raffinatezza, lo stato civile. Fans represented the status of their owner in terms of wealth, social and moral elevation, marital status.

Spesso le case di moda più prestigiose affidavano la decorazione della pagina a pittori noti ed apprezzati, la cui firma aumentava il valore dell 'oggetto,

Often the manufacturers commissioned the decoration to famous painters, whose work increased the value of the fan.

come in questo esemplare firmato Eduard de Beaumont as this one, by Edouard de Beaumont

Lasciata Villa Coronini, giusto due passi e ci siamo spostate alla biblioteca, dove abbiamo visitato la mostra della opere in concorso, tutti ventagli in pizzo a tema libero

After Villa Coronini, we reached the exposition of the artworks of the contest (free-motif lace fans)

E per finire il post in bellezza... alcuni vecchi ventagli pubblicitari, forse meno preziosi, ma non per questo meno interessanti!
Last but not least, a few old advertising fans!

Ed ora, finito questo interminabile post... non posso far altro che andare a sventolarmi un po' :-)

And now, after this everlasting post, I need a fan to cool down a little!