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Wednesday, June 14, 2017

Yarn Bombing!!

Raccolgo con piacere l'invito di Lara Vella di Creareinsieme per una nuova entusiasmante avventura all'insegna dello yarn bombing!

Di che si tratta??

Sette #Knitcafè tutti i giovedì: 15,22,29 Giugno e 6,13,20,27 Luglio dalle 17.00 alle 19.00 Villa Giacobazzi a #Sassuolo presso il parco Vistarino.
Se non hai filati, vieni comunque armata di ferri ed uncinetto:
i filati saranno già lì..
Con le tue creazioni, se vorrai, potrai partecipare il #15Settembre all'allestimento di Villa Giacobazzi all'interno del parco:
un allegro #YarnBombing in occasione del #FestivalFilosofia 2017Organizzato dal:  Centro per le Famiglie - Comune di Sassuolo Mo

La villa è molto bella e il parco ricco di alberi meravigliosi e... la prima a raccogliere la "sfida" sono proprio io e trasformerò uno degli alberi del parco con un'installazione iper cromatica che penso vi stupirà... inoltre....

 sarò presente a Villa Giacobazzi al primo incontro giovedì 15 giugno!!!  (potete seguire l'evento nelle mie storie in Instagram)

SEGUI TUTTE LE INFO E NEWS sulla pagina dell'EVENTO
https://www.facebook.com/events/308812456208502

Sei lontana e non puoi partecipare?
Puoi spedirci il tuo lavoro.
Lo utilizzeremo per l'stalazione del 15 Settembre per ulteriori info scrivi a:redazione@creareinsieme.it

Thursday, November 7, 2013

YARN BOMBING: da gesto sovversivo di contaminazione urbana ad evento sociale

Giusto due righe di riflessione sul fenomeno penso non facciano male, quindi.... ecco qua!Il testo integrale di un mio articolo sull'argomento.

Nata sull'onda delle espressioni più contemporanee dell'arte urbana, lo yarn bombin o urban knitting è definito come una sorta di graffitismo realizzato con pezze lavorate a maglia, centrini e filati intrecciati. Sono installazioni, coperture, aggiunte, rivestimenti: interventi gentili che non danneggiano gli arredi urbani, ma semplicemente li “vestono”. 






Espressione grafica dell'atto di riappropriazione dello spazio urbano, la graffiti art tende però a marcare il territorio con un gesto indelebile, dai connotati violenti, con caratteri di prevaricazione. 

Lo Yarn Bombing quindi prende le mosse solo apparentemente, per facile parallelismo, dal graffitismo classico fatto di bombolette di vernice, incursioni notturne e fughe dalla polizia. 
Il lavoro con ferri ed uncinetti è qualcosa che richiama immediatamente alla memoria immagini di femminilità d'altri tempi, di atmosfere casalinghe e torte fatte in casa. L'idea quindi di rivestire gli arredi urbani, gli arredi domestici, alberi e monumenti cittadini con pezze lavorate a mano può sembrare un atto curioso, un gioco solitario, un piccolo esercizio di colore fine a se stesso.



Ma perchè tanto successo? Cosa avrà permesso a questo fenomeno di diffondersi e colonizzare ormai tutte le città del pianeta? Quello che inizialmente è stato un piccolo gesto dettato dalla noia di una giornata monotona (coprire la maniglia della porta d'accesso di un negozio nel Texas) una volta fotografato e pubblicato nel web non solo ha fatto il giro del mondo, ma ha scatenato una vera e propria epidemia planetaria. Febbre da opera d'arte fatta in casa? 

Il fenomeno deve essere a mio avviso collocato correttamente, per evitare fraintendimenti di senso e finalità. Se è vero che molti artisti contemporanei utilizzano le tecniche d'aguglieria nelle loro opere, alcuni in modo totale 

non è altrettanto vero che ogni opera di rivestimento con il filo sia considerabile come opera d'arte!

Mi spiego meglio: lo yarn bombing è un mezzo, uno strumento attraverso cui è possibile veicolare un lavoro di interpretazione artistica della realtà. Allo stesso modo chi, eseguendo un intervento di yarn bombing, pensa di realizzare tout court un'opera d'arte fa l'errore grossolano di confondere il mezzo con il fine. A questo punto della riflessione è doveroso introdurre l'elemento che a mio avviso determina non solo il reale successo del fenomeno, ma lo porta a livelli di interesse ben al di la dell'ambiente del “tricottage”. Mi riferisco al fenomeno del knit cafè.

Knit Cafè: non solo un'occasione sociale
La maglia oggi è diventata un hobby coinvolgente, un rimedio contro i ritmi frenetici imposti dalla quotidianità, un modo diverso per rilassarsi, uno nuovo stage creativo. Appuntamenti di knit cafè e progetti correlati vengono ormai regolarmente ospitati all'interno di cornici prestigiose in tutto il Paese (Palazzo Madama a Torino e Palazzo Medici Riccardi a Firenze, nel nostro territoriodel Friuli Venezia Giulia  Palazzo Coronini Cromberg a Gorizia tanto per citare qualche esempio). 

Gli incontri per lavorare in gruppo vengono organizzati da negozi, bar, librerie, gallerie d’arte, musei e centri culturali. 

In Italia il fenomeno si è diffuso sull'onda dell'iniziativa del gruppo do-knit-yourself della NABA (Nuova Accademia di Belle Arti Milano). 

Grazie alla nascita dei Knit Café si sono aperti nuovi spazi relazionali, si sono sviluppate occasioni di incontro e scambio di conoscenze e stimolo tra knitters e designers, scuole ed associazioni, si sono realizzati piccoli e grandi progetti. Un esempio per tutti: il Total Pink di Faenza nel maggio di quest'anno.



Un luogo quindi non solo divertente e ricreativo, dedicato alla riscoperta del lavorare con le mani, ma anche e soprattutto un'occasione di scambio e condivisione, in cui condividere desideri e progetti.
Alla luce di questa nuova realtà gli interventi di yarn bombing acquistano significati nuovi e senso proprio di occasione sociale nel senso più ampio del termine, aldilà delle pretese artistiche fini a se stesse dei primi esordi. Gli interventi negli spazi pubblici diventano un luogo di aggregazione, un ulteriore momento di incontro, scambio e condivisione. Il gesto dell’attività manuale, attraverso l'opera di installazione e il knitting pubblico, si trasformano così a tutti gli effetti nella riaffermazione di una identità comune, di un diritto o di un'istanza davanti alla comunità. Ecco che lo yarn bombing, nella sua forma più aggiornata, è da considerarsi quindi uno strumento, un linguaggio capace di veicolare messaggi, proteste, appelli e pertanto un mezzo "politico" nel senso più ampio del termine.

Monday, March 4, 2013

ABILMENTE: tutte le anticipazioni - terza puntata

Leggendo il post del 16 febbraio avrete notato che nel calendario dei corsi ho lasciato un "buco" sabato 9 marzo.
Che succederà quel giorno ad Abilmente di così unico da farmi rinunciare ai corsi e lasciarmi tutta la giornata libera??  Prima di rispondere devo fare una doverosa premessa.
Sferruzzare, uncinettare, ricamare sono tutte attività che ormai da anni svolgo in solitudine creativa completa. Creare (per non parlare poi della montagna di lavoro che viene dopo l'avere una semplice idea...) creare dicevo richiede una certa concentrazione e per questo necessita di isolamento. Questa cosa mi ha nel tempo allontanata da uno degli aspetti che invece il "fare a mano" si è portato dietro da sempre: la dimensione casalinga della socialità. Certo quando partecipo a fiere o tengo corsi (e chi mi conosce lo ha sperimentato) posso fare ciò che amo di più dopo il creare, cioè condividere: è un lavoro che faccio per e con passione, quindi questo è normale, però però... non è la mia quotidianità e devo confessare che questa cosa un po' mi manca. Ricordo spesso con grande piacere i momenti di sferruzzo pubblico durante il mio esperimento di journal project, ma anche lì è stata tutta un'altra cosa, era un rapporto squilibrato.
Ok, che c'entra questo con sabato 9 marzo? Presto detto! All'interno del pad. B la direzione della fiera ha deciso di dare spazio proprio alle comunità di knitters ed associazioni: sarà l'atelier Crowdknitting in cui  sarà possibile, nel corso delle quattro giornate di fiera e per chi avrà piacere di fermarsi, unirsi ai gruppi presenti per intrecciare virtualmente e non fili e relazioni, sferruzzare e fare nuovi incontri.
Solo un salotto??? Certo che no! Sferruzzare e stare insieme sabato non sarà solo un'occasione appunto "sociale" o per realizzare qualcosa per noi stesse, bensì sferruzzeremo ed uncinetteremo per uno scopo: realizzare dei piccoli capi da donare all'associazione Cuore di Maglia, impegnata da anni nel sostegno ai bambini prematuri e ammalati di tanti ospedali italiani.
 
Questo dunque il mio progetto al quale hanno aderito con gioia le mie adorate concittadine delle associazioni (di cui per entrambe sono orgogliosamente membro!) Stitch'ndSpritz e Il giardino di Angiolina. Che dire ancora? I modelli dei sacchettini da nanna per i bimbi nati prematuri che realizzeremo tutte insieme sono stati creati appositamente per l'occasione e saranno due. Uno per le amanti del lavoro a ferri realizzato da Valentina (animatrice instancabile dello Stritch'ndSpritz)  ed uno per le patite dell'uncinetto realizzato naturalmente da me! Il tutto realizzato con un morbidissimo e meraviglioso caldo cotone, gentilmente donato dalla Coats Cucirini che ringrazio con affetto!!
 
Vi aspetto quindi numerose sabato 9 marzo all'interno del pad. B, nell'area Crowdknittng, armate di ferri ed uncinetto n.6 e di tanta voglia di condividere questo momento speciale!!

Monday, April 12, 2010

Foto knit Cafè Udine

Ecco il resoconto per immagini del pomeriggio di sabato: knit Cafè al Visionario di Udine, di cui ho parlato nel post precedente.
Arrivo assieme a Barbara con l'immancabile delizioso cagnolino Amon
La preparazione dello spazio"segui il filo"... "giro di riscaldamento": tutte le partecipanti ai Knit Cafè portano il proprio contributo a quest'opera collettiva, una megamaglia fatta con ferroni giganti, ricavati da due bastoni per tende. Divertente ed originale!
Al lavoro! Pezze per il Family Dress
... e poi si dimentica di fotografare e naturalmente si pensa solo a sferruzzare! :-) Che dire? è stato come sempre un pomeriggio divertente, rilassante, stimolante, quindi grazie all'Associazione Le Arti Tessili per aver promosso l'iniziativa e grazie naturalmete alle partecipanti!!! Alla prossima!

Friday, April 9, 2010

Knit Cafè a Udine

Knit Cafè n°5 - sabato 10 aprile 2010 Bar Visionario, Udine dalle 15.00 alle 18.30 Dopo il grande successo delle esperienze tenutesi a Monfalcone (GO) presso 'La Comunale' Galleria d’Arte Contemporanea, a Pordenone presso Galleria 'Vastagamma' ( trovate qui le foto e il resoconto dell'evento)e a Trieste presso 'Nove-b' studio gallery (qui foto e resoconto), sabato 10 aprile verrà realizzato per la prima volta a Udine presso Bar 'Visionario' (Cinema Visionario) il Knit Cafè, un appuntamento divertente e ricreativo, dedicato alla riscoperta del piacere di lavorare con le mani, un momento di scambio, per intrecciare, simbolicamente e non, esperienze personali e arte. Per chi lo desidera sarà possibile realizzare delle pezze che verranno unite a quelle realizzate nei precedenti incontri e, a conclusione della mostra relativa al 'Premio Valcellina' (16 maggio 2010), saranno inviate al gruppo do-knit-yourself per aggiungerle al 'work in progress' del Family Dress Questi incontri knit cafè vogliono inoltre ricordare a tutti la settima edizione del 'Concorso Internazionale d'Arte Tessile Contemporanea Premio Valcellina', che sarà inaugurato il 17 aprile 2010 presso il 'Museo dell'Arte Fabbrile e delle Coltellerie', Maniago (PN). In questa sede, durante il periodo espositivo 17 aprile – 16 maggio, all'interno del 'Valcellina Lab' si terrà il knit cafè n°6 (domenica 18 aprile) ed altri corsi ed incontri tra cui il mio personale 'Uncinetto creativo e contemporaneo - the new wave' domenica 16 maggio Info, costi e prenotazioni workshop tel. +39.333,7679515 info@premiovalcellina.it

Monday, December 14, 2009

Knit Cafè: foto!

Prima di cominciare allestiamo lo spazio, appendendo un po' di miei lavori alle pareti. Ecco Luisa e Barbara al lavoro con bamboline e psycho toys: Altri lavori, alcuni in bella mostra in "vetrina" e libri e cd: Si comincia! Giro di "riscaldamento" con il lavorone a mega ferri che sta "venendo su" un giro dopo l'altro grazie alle partecipanti a tutti i knit cafè:
Gina al lavoro
Barbara al lavoro
la mamma di Grazie al lavoro
io che faccio un quadratino per il Family Dress
Ecco le amiche e blogger Lucia Ilfilodilu e Valentina Artherapy al lavoro! Ecco Gina Morandini de Le Arti Tessilli e Maria Bissacco grazie alla quale abbiamo potuto vedere un diverso modo di "buttare su il filo" nel lavoro a ferri: non si smette mai di imparare!
un piccolo aspirante knitter!
mani che lavorano!
Luisa al lavoroTeresa al lavoro
Mirjana e Liliana al lavoro la più giovane partecipante alle prese con la sua prima catenella all'uncinetto e con i suoi primi punti bassi: Pippi dal soppalco si è fatta prendere dall'entusiasmo ed ha imbracciato pure lei i ferri e ci tiene d'occhio dall'alto un partecipante a quattro zampe: un pomeriggio diverso dal solito per il saggio Pippo! (come gli piacciono le grattatine di Giovanna dietro le orecchie !!) Un grazie a Barbara, Gina e Teresa dell'associazione Le Arti Tessili per aver organizzato l'appuntamento, a Luisa e Barbara del 9B Studio Gallery per averci ospitato, un grazie e a tutte le amiche sostenitrici e alle partecipanti per il bel pomeriggio di scambio trascorso assieme.